Luogo d’intervento: Sperone
Committente: Comune di Sperone
Progetto: 2023
Gruppo di Progettazione: RTP Miano
Pasquale Miano (Capogruppo), Giuseppe Ruocco, Domenico Canonico, Federico Di Lorenzo
Strutture e impianti: Francesco Sirignano
Gruppo di lavoro
co Architettura: Monica Perillo, Gabriella Ceraso, Ilaria Domenica Iazzetta, Eliana Lavano, Stefano Galeotafiore, Valeria Parracino, Beatrice Mariosa
Il progetto interpreta la nuova caratterizzazione dei poli per l’infanzia, innovative attrezzature sociali e scolastiche che accolgono, in un unico plesso, più strutture di educazione e di istruzione per bambine e bambini fino a sei anni di età, nel quadro di uno stesso percorso educativo, in considerazione dell’età e nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento di ciascuno.
Il polo di infanzia di Sperone accoglierà un totale di 135 bambini, dei quali 15 tra 0-3 anni e 120 tra 3-6 anni.
Il plesso scolastico sarà così suddiviso:
– N. 4 sezioni di scuola dell’infanzia;
– N. 1 sezione di micronido e sezione primavera;
– Spazi per le attività libere
– Spazi per le attività speciali;
– Spazi per la docenza;
– Mensa scolastica con doppio turno di refezione;
L’organizzazione dell’edificio accompagna l’andamento altimetrico irregolare del lotto.
Di fatto partendo dalla quota più alta, posta in corrispondenza della piazza – sagrato della chiesa di Sant’Elia, il polo si snoda intorno ad un “sentiero connettivo”, che, adagiandosi sul dislivello esistente intercetta le quattro sezioni della scuola materna, poste a quote diverse. In testata, alla quota più alta, si dispone, invece, l’atrio – piazza e il nido, oltre ad un corpo a due livelli dove sono posizionate la mensa, la cucina e l‘aula professori. A tale sfalsamento di livelli si accompagnano un andamento molto articolato delle coperture e l’apertura di grandi vetrate con infissi in legno che caratterizzano i prospetti.
Lo spazio esterno è progettato in relazione alle singole attività dell’edificio, prevedendo per ogni sezione scolastica un giardino pertinenziale, ad uso esclusivo dell’unità scolastica. Con la stessa logica, la mensa si apre in un’area attrezzata, utilizzata come spazio all’aperto.
Agli spezi recintati pertinenziali si associano poi grandi spazi verdi, alcuni interni all’area di intervento ad uso esclusivo della comunità studentesca ed altri che si affacciano sulla città, definendo un nuovo margine del lotto. In particolare, uno degli obbiettivi del progetto è proprio quello di recuperare la connessione con la piazza Sant’Elia, non più solo sagrato della Chiesa, ma anche principale piazza di accesso al Polo di infanzia.